Uno dei problemi di salute da tenere maggiormente d’occhio è l’anemia negli anziani. Questa patologia, difatti, in buona parte dei casi viene sottovalutata perché i suoi sintomi sono spesso associabili a condizioni meno gravi, ma in realtà l’anemia riguarda circa il 13% delle persone over 65, in particolare coloro che superano i 70 anni fino ad arrivare ad un vero e proprio picco tra gli ottantenni.
Numeri a parte, l’anemia negli anziani è un problema importante da gestire perché ad essa possono ricollegarsi altre patologie e a lungo andare i nostri cari potrebbero veder influenzato negativamente tutto il processo di invecchiamento, andando sempre più incontro ad una vecchiaia da non autosufficienti.
Insomma, i temi sono molteplici e dunque occorre fare un’analisi in profondità sul tema per capire non solo cos’è l’anemia negli anziani, ma anche le cause, i sintomi e i potenziali rimedi. Scopriamolo insieme.
Anemia negli anziani: cos’è e cause
L’anemia negli anziani è strettamente collegata al tema dell’emoglobina nel sangue, una proteina contenuta nei globuli rossi che è composta sostanzialmente da ferro. Il ruolo principale dell’emoglobina è quello di trasportare l’ossigeno nei tessuti del nostro organismo, funziona vitale per la salute delle nostre cellule. Dunque, ogni qual volta si verificherà un abbassamento dei livelli di emoglobina nel sangue parleremo di anemia, e più nello specifico esistono oggi dei valori ben precisi cui si fa riferimento per capire se l’anziano sia anemico oppure no.
In questo senso, per quanto riguarda l’uomo si parla di 13 g/dl (ossia grammi di emoglobina per decilitro di sangue) mentre la donna avrà una soglia intorno ai 12 g/dl; questo indicatore, tuttavia, è solo uno degli elementi da considerare nella valutazione clinica complessiva del paziente, anche perché l’anemia negli anziani può essere spesse volte il risultato di una patologia secondaria presente all’interno dell’organismo.
Naturalmente, la carenza di ferro resterà il primo fattore a determinare l’insorgere di questa condizione patologica, ma esistono altre cause che possono essere mancanza di Vitamina B12, C e acido folico, oppure ancora come dicevamo malattie secondarie quali insufficienza epatica, artrite reumatoide, disturbi ai reni, problemi del midollo osseo ed infine il cancro.
Sono spesso le malattie croniche quindi ad incidere in maniera importante sullo sviluppo dell’anemia negli anziani, anche perché quest’ultime di solito sono frutto di infiammazioni che rallentano la produzione di globuli rossi che, come abbiamo detto, sono le cellule che contengono l’emoglobina.
Questa serie di cause diverse generano anche tipologie di anemie diverse; ad oggi da un punto di vista puramente scientifico se ne riconoscono molteplici ma volendone sintetizzare le principali, potremmo racchiuderle in un elenco come quello che segue:
- Anemia sideropenica (tipica carenza di ferro)
- Anemia perniciosa (carenze vitaminiche)
- Anemia emolitica (distruzione smodata di globuli rossi)
- Anemia aplastica (problemi al midollo osseo)
- Anemia falciforme (malattia genetica)
Alle cause elencate sopra, si aggiungono poi tutta una serie di fattori di rischio che possono sicuramente incidere in maniera negativa sulla salute degli anziani, in primis un’alimentazione scorretta. Di questo tema parleremo però più avanti, nel prossimo paragrafo vogliamo invece concentrarci sui principali sintomi dell’anemia negli anziani, in modo tale da saper riconoscere i primi campanelli d’allarme.
Anemia negli anziani: sintomi e diagnosi
A prescindere dalla tipologia di anemia negli anziani, possiamo tracciare una serie di sintomi comuni che aiuteranno sensibilmente la diagnosi corretta del problema. A tal proposito, va chiarito che sarà comunque compito del proprio medico di base identificare la natura patologica del problema, fermo restando che in caso di anemia si procederà quasi sicuramente con gli esami del sangue per determinare emocromo, striscio di sangue e la conta dei reticolociti.
Tornando ai sintomi, invece, possiamo sicuramente far riferimento alle seguenti sensazioni per individuare gli effetti principali dell’anemia negli anziani:
- Stanchezza e affaticamento
- Colorito pallido
- Sensazione di freddo a mani e piedi
- Mal di testa cronico
- Vertigini e stordimento
- Tachicardia
Le sensazioni appena descritte saranno ovviamente il risultato principalmente dei livelli ferrosi bassi all’interno del sangue e di conseguenza si tradurranno in una serie di difficoltà dal punto di vista motorio in primis, ma anche cognitivo. Non solo, l’anemia negli anziani aumenta in maniera sensibile anche il rischio di cadute che, come è risaputo, rappresenta uno degli incidenti domestici più pericolosi per i nostri cari.
Dunque, come porre rimedio a questa condizione? Vediamo quali sono i principali trattamenti per l’anemia negli anziani.
Anemia negli anziani: rimedi e prevenzione
Nei paragrafi precedenti abbiamo analizzato diverse casistiche, esplorando anche i vari tipi di anemia e le molteplici cause che possono dare origine a questa condizione dolorosa. Per quanto riguarda invece il tema dei rimedi contro l’anemia degli anziani, l’elemento chiave sarà senza dubbio l’alimentazione perché come abbiamo visto carenze di vitamine e livelli di ferro bassi sono i principali responsabili del problema. Entrambi, tuttavia, sono sostanze facilmente assimilabili in maniera naturale attraverso il cibo, per cui una dieta equilibrata è il primo passo per contrastare questa patologia. In particolare, gli alimenti maggiormente consigliati sono le verdure a foglia scura, i legumi, i cereali e la frutta secca, infine la carne rossa.
Non è escluso poi che a questo regime alimentare si possa accostare l’utilizzo di integratori specifici, quali quelli contenenti Vitamina B12 e C, ad esempio. A tutto questo, va caldamente consigliato uno stile di vita regolare per cui niente vizi o eccessi particolari; al contrario ben vengano attività come yoga per anziani, ginnastica dolce e simili che aiutano il corpo a mantenersi in forma oltre che a liberare la mente dalle ansie e preoccupazioni.