Secondo le statistiche l’impotenza maschile, più propriamente nota come disfunzione erettile, interessa almeno un uomo su dieci e può presentarsi a qualsiasi età. La disfunzione erettile comporta una perdita dell’erezione sin dai preliminari, nonostante l’eccitazione, generando difficoltà erettili prima o durante la penetrazione, a dispetto del desiderio, dell’attrazione verso il partner e della propria volontà. Durante l’atto sessuale si verificano imprevedibili cedimenti del turgore, che possono essere parziali, intermittenti o totali. Ma quali sono le cause di questo fenomeno e in che modo è possibile porvi rimedio?
Disfunzione erettile: le cause e quando è psicologica
Seppure le origini della disfunzione erettile possano essere di natura medica, il più delle volte hanno una radice psicologica. In proporzione sono infatti più rari i casi in cui l’impotenza maschile è legata direttamente alla condizione fisica dell’individuo, ad esempio per problemi a livello endocrino o cardiovascolare. Il più delle volte la difficoltà sessuale permane anche dopo aver escluso eventuali cause organiche: in queste eventualità la natura del problema è strettamente psicologica. Proprio come se la disfunzione erettile fosse dovuta al malfunzionamento del proprio corpo, infatti, l’impotenza sessuale psicologica può presentarsi all’improvviso, durante tutto l’arco della vita sessuale maschile.
L’inconveniente può riacutizzarsi in presenza di situazioni stressanti, sfavorevoli o avverse sul lavoro, in famiglia, in coppia o nell’intimità. Alcune ragioni di una debole, parziale o mancata risposta alla stimolazione erotica che coinvolge la popolazione maschile sono da ricercare in determinati disturbi dell’umore, una bassa autostima, dei momenti di eccessivo stress personale o professionale, un evento traumatico recente (tra cui incidenti, lutti, morti improvvise o abbandoni), un’insoddisfazione nella relazione con il proprio o la propria partner. Si tratta di opzioni piuttosto generiche: le origini e l’evoluzione della disfunzione erettile psicologica sono sempre soggettive.
Rimedi alla disfunzione erettile psicologica
Chi soffre di disfunzione erettile psicologica non deve sentirsi in un tunnel senza via d’uscita: in psicoterapia esistono diverse soluzioni possibili, anche in tempi brevi. Del resto, l’eccitazione maschile non è un fenomeno del tutto comandabile a proprio piacimento: chiunque attraversa dei momenti in cui non riceve risposte organiche immediate o durevoli dal proprio corpo. Allo stesso modo, dunque, episodi occasionali di deficit erettile non possono e non devono preoccupare. In caso di accadimenti ripetuti è importante rivolgersi ad uno specialista, che sia in grado di confezionare precisamente sul singolo paziente la soluzione per rimediare a questa problematica. Nella maggior parte dei casi, attraverso l’ausilio di un professionista, l’individuo dovrà soltanto lavorare sull’immagine che ha di sé, sulla propria storia affettiva e sessuale, sulla struttura e sulla natura del disturbo.
Disfunzione erettile psicologica: quando curarsi
Qualora la difficoltà maschile si ripeta e diventi motivo di frustrazione o di timore che ci sia qualcosa che non va, può essere necessario rivolgersi a un medico specialista, ossia un urologo o un andrologo. Grazie a specifici esami, una consulenza urologica ha l’obiettivo di diagnosticare eventuali problematiche di natura erettile, individuando le soluzioni più idonee. Sarà il professionista a prescrivere, in caso di ragioni di natura non psicologica, eventuali farmaci vasoattivi. In assenza di chiari riscontri organici sarà invece consigliato un percorso psicoterapeutico, utile ad affrontare i blocchi emotivi alla base della sintomatologia e a sciogliere quei nodi psicologici che complicano la vita sessuale dell’individuo.
Perché considerare la magnetoterapia
Già ampiamente riconosciuta nella gestione del dolore e nel trattamento delle fratture, l’importanza delle proprietà vasodilatatorie della magnetoterapia è stata abilitata alla cura della disfunzione erettile solo negli ultimi anni. L’effetto dei campi magnetici pulsati ha la capacità di stimolare la vasodilatazione, di grande importanza nel raggiungimento dell’erezione: quando i vasi sanguigni sono più larghi, il sangue scorre più facilmente, favorendo il turgore. La magnetoterapia riveste un ruolo fondamentale anche nella prevenzione, con un occhio a quei pazienti che manifestano segni iniziali di disfunzione erettile, evitando un peggioramento e scongiurando la necessità di ricorrere ai farmaci.