Nel corso della propria vita può capitare di accusare alcuni malesseri all’interno del proprio corpo, senza però essere in grado di decifrarne bene l’origine. È questo il caso dei dolori intercostali che devono il loro nome proprio alla natura della condizione dolorosa che risiede all’interno delle costole.
Questo problema può nascondere diverse cause, più o meno gravi, ma è spesso motivo di preoccupazione perché di difficile interpretazione. In questo articolo proveremo dunque ad analizzare tutti i fattori che subentrano quando si manifestano i dolori intercostali, tra cause, sintomi e rimedi con l’obiettivo di far maggior chiarezza da un punto di vista anatomico e soprattutto medico.
Dolori Intercostali: anatomia e cause del dolore
Partendo dal principio, come anticipato nel paragrafo introduttivo, i dolori intercostali vengono così definiti perché sono localizzati nello spazio tra una costola e l’altra. Volendo essere più precisi, nella maggior parte dei casi faremo riferimento ad un dolore di parete, intendendo una sensazione causata da danni o lesioni alla gabbia toracica senza intaccare gli organi da essa protetta.
A questo proposito occorre allora una piccola premessa anatomica per capire bene la zona di riferimento cui ci stiamo rivolgendo: la gabbia toracica è la struttura dello scheletro che risiede nella parte superiore del nostro corpo e che protegge organi vitali e vasi sanguigni. Nello specifico, è composta da 12 vertebre posteriormente, 12 costole latero-anteriormente ed infine dalla cartilagine e dallo sterno che è l’osso centrale che “unisce” le altre ossa nella zona anteriore.
Concentrandoci sulle costole, si definisce spazio intercostale la distanza tra un osso e l’altro al cui interno risiedono i muscoli e i nervi intercostali oltre ai già citati vasi sanguigni. Tornando quindi al tema dei dolori intercostali, con questo termine ci rivolgeremo proprio a tutti quei malesseri che possono colpire le zone descritte poco fa: è questo il motivo per cui difficilmente si riesce ad identificare la sintomatologia di questo problema perché può essere riferita a tanti elementi diversi del nostro corpo.
Certamente possiamo indicare alcuni brevi indizi che possono rappresentare una sorta di sintomi: tra questi sicuramente l’accentuarsi del dolore quando si starnutisce, la tosse stessa o la difficoltà di eseguire determinati movimenti come la rotazione del busto.
Diverso invece il tema delle cause dei dolori intercostali che pur avendo diverse possibilità possiamo comunque racchiudere in una serie di casistiche. Eccole di seguito:
- Nevralgia intercostale
- Stiramenti/Strappi ai muscoli intercostali
- Crampi ai muscoli intercostali
- Fratture o incrinature delle costole
- Infiammazione a carico della cartilagine o articolazioni
- Tumori
Ancora una volta tocca quindi ripeterci sulla natura di questa condizione di malessere che anche guardando alle cause sottolinea come possano essere diverse le motivazioni del dolore.
In generale, possiamo dire che alcune cause sono sì gravi ma risolvibili anche col semplice riposo o con un percorso terapeutico efficace, come nel caso di crampi, stiramenti o strappi; in altri casi invece ci ritroveremo di fronte a gravi problemi di salute che potranno richiedere addirittura un intervento chirurgico. Vediamo nel dettaglio questo tema nel paragrafo successivo.
Dolori Intercostali: diagnosi e cure
Il primo passo per avviarsi verso la cura dei dolori intercostali è quello della diagnosi del problema che come abbiamo visto può nascondere tante motivazioni dietro la sua insorgenza. Ad oggi, le indagini più efficaci per essere certi di identificare i dolori intercostali sono le seguenti:
- Radiografia del torace
- TAC
- Risonanza magnetica nucleare
- Scintigrafia ossea
- Elettrocardiogramma
Una volta ottenuto il quadro diagnostico complesso si potranno valutare i diversi tipi di intervento; in questo articolo non potendo conoscere la vera natura del dolore intercostale di ciascun individuo ci limiteremo ad indicare i percorsi più comuni a prescindere dalla causa scatenante.
In questo senso, sicuramente i farmaci antinfiammatori e analgesici sono un primo approccio importante per attenuare il dolore, unitamente al riposo costante soprattutto nelle prime fasi di manifestazione del problema.
Allo stesso tempo andranno evitati vizi comuni come fumare, così come nei casi di profili sportivi praticare stretching e riscaldamento prima di cimentarsi nell’attività fisica. Diverso è il caso poi delle fratture dove naturalmente bisognerà valutare l’intervento chirurgico o comunque un percorso di stabilizzazione delle costole affinché si possa ripristinare l’integrità fisica delle parti che coinvolgono la gabbia toracica.
Infine, il tema più duro è quello legato alla presenza di tumori dove ovviamente bisognerà intraprendere un percorso totalmente diverso dagli altri casi e basato su cicli di chemioterapia e radioterapia.