Se ne sente sempre tanto parlare, ma cosa fare con la magnetoterapia e soprattutto quali strumenti utilizzare per cercare di ottenere il maggior benessere possibile da quei trattamenti? Al netto dei consigli medici e del parere di uno specialista, ecco alcune indicazioni di cui poter tenere conto e da usare come linee guida per farsi un’idea.
Macchinari per magnetoterapia: per quale tipologia di patologie è consigliata
La magnetoterapia è molto utile per curare le ossa, favorisce la guarigione delle fratture ed è benefica in caso di tunnel carpale, artrosi, osteoporosi, osteoartrite cervicale. È fondamentale anche nei casi di ulcera della pelle, nei casi di acne, psoriasi, herpes, ustioni, ferite. Tra i benefici della magnetoterapia c’è anche l’ossigenazione del flusso sanguigno; per questo motivo la magnetoterapia può essere usata per favorire la guarigione di malattie ai danni dell’apparato cardiovascolare, in caso di edemi, vene varicose e gambe gonfie. Può essere quindi sfruttata ai fini estetici per combattere la cellulite, le smagliature e favorire il drenaggio dei liquidi. Infine la magnetoterapia contrasta l’insonnia, lo stress, dolori di varia natura come nevralgie, cefalee, dolori mestruali, dolori e contratture muscolari, tendiniti.
Come è possibile che un unico dispositivo per magnetoterapia possa risolvere tante problematiche così diverse tra loro? Le sedute di magnetoterapia non sono uguali per tutti, la differenza sta nella frequenza, nell’intensità e nel tempo di applicazione che devono essere calibrate su ogni persona e per ogni problematica. È fondamentale fare le dovute distinzioni se usiamo la magnetoterapia per fenomeni acuti e temporanei, come ad esempio le contratture muscolari, o se dobbiamo intervenire su patologie croniche.
Magnetoterapia: i principi di base di cui tenere conto
Il concetto più importante da tenere a mente è che non esiste un dispositivo in grado di accontentare tutte le esigenze contemporaneamente, anche se ormai il grado di raffinazione è diventato talmente tanto alto da permettere una terapia ideale. Ci sono decine di apparecchi per la magnetoterapia sul mercato prodotti da svariati fabbricanti: ogni produttore porta sul mercato la sua filosofia e caratteristiche secondo lui “uniche” rispetto a tutti gli altri.
Quelli che vengono definiti campi magnetici, o meglio CEMP (campi elettromagnetici pulsati) sono ormai oggetto, da moltissimi anni, di studi che ne confermano la bontà. La magnetoterapia porta reali e tangibili benefici nel contrastare moltissime patologie e condizioni fisiche debilitanti: i campi elettromagnetici agiscono sul corpo a livello meccanico, elettrico, chimico e magnetico, combinando insieme tutti questi fattori. Quindi, prima di scegliere la marca, le caratteristiche tecniche ed i parametri, la cosa più importante è innanzitutto considerare:
- Il parere del tuo medico riguardo alla tua patologia e/o condizione fisica;
- Il budget di spesa che hai a disposizione;
- Il tuo stato di salute attuale;
- Il tuo stile di vita;
- La tua storia clinica.
Nulla di eccezionale certo, ma la condizione necessaria per fare la valutazione più adatta alle proprie esigenze.
Magnetoterapia: come scegliere il macchinario giusto
Per decidere quale sia il miglior apparecchio per magnetoterapia adatto alla nostra situazione, vediamo come è fatto e quali sono le caratteristiche principali di cui tenere conto:
- Intensità e frequenza: in genere occorre combinare l’intensità e la frequenza. La magnetoterapia ad alta intensità e a bassa frequenza è indicata per la cura dei problemi alle ossa, perché funziona meglio con i tessuti duri. La magnetoterapia a bassa intensità e ad alta frequenza invece è più adatta per la cura della pelle, dei muscoli, o comunque dei tessuti molli. Tendenzialmente si è portati a pensare che applicando l’alta intensità si ottengono risultati più immediati. Se ci si trova in una situazione in cui si deve fare della magnetoterapia con gesso, o comunque c’è una certa distanza tra gli applicatori e la zona interessata, è possibile utilizzare l’alta frequenza per evitare che le onde magnetiche possano dispendersi eccessivamente. La frequenza consigliata per la magnetoterapia dipende quindi dal problema specifico su cui si vuole intervenire;
- Solenoidi e fasce: i solenoidi sono gli strumenti che emettono le onde elettromagnetiche. Hanno la forma di un cilindro, che negli ultimi anni si è ridotto notevolmente di dimensioni, fino ad essere compreso in fasce flessibili. L’applicazione delle fasce infatti risulta più semplice per poter raggiungere tutte le parti del corpo. Ad esempio possono essere avvolte attorno ad un ginocchio o al polso in modo da aumentare la superficie a contatto con la pelle;
Programmi: il miglior apparecchio per magnetoterapia domestica è quello che fornisce il maggior numero di programmi. Scegliendo infatti il programma adatto, ad esempio per la cura dell’osteoporosi, saranno impostate automaticamente intensità e frequenza. In questo modo sarà lo stesso apparecchio a guidarci nell’utilizzo rendendo semplici ed efficaci le sedute di magnetoterapia a casa.