Metatarsalgia: cause, sintomi e rimedi

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Nel ventaglio di patologie che possono interessare gli arti inferiori tocca rivolgere particolare attenzione ai nostri piedi. A tal proposito, in questo articolo vogliamo concentrarci sulla metatarsalgia, un dolore che si manifesta nella zona anteriore del piede e che trova le sue origini in diverse condizioni patologiche secondarie; è per questo motivo che tale problema non dev’essere sottovalutato perché potenzialmente sintomo di un insieme di aspetti negativi che necessitano di una cura ed un trattamento specifico.

Senza dilungarci troppo in questa introduzione allora passeremo a trattare della metatarsalgia, con relative cause, sintomi e possibili rimedi; l’unica considerazione su cui vale la pena soffermarsi prima di entrare nel merito del tema riguarda la sua epidemiologia per la quale va sottolineato quanto tale disturbo possa manifestarsi indistintamente sia nell’uomo che nella donna, anche se in quest’ultime in particolare ha una frequenza maggiore così come negli sportivi, in particolar modo i runner. Scopriamone allora di seguito tutti i dettagli.

Metatarsalgia: principali cause e sintomi

In apertura del nostro articolo abbiamo subito chiarito che la metatarsalgia indica un dolore localizzato nella regione anteriore del piede; questa definizione trova la sua completezza nell’etimologia del termine stesso che per l’appunto sta ad indicare dolore al metatarso e per questo motivo il primo passo necessario per comprendere appieno la sensazione dolorosa è quello di fare un breve ripasso anatomico su questa zona specifica del nostro corpo.

Il nostro piede è composto principalmente da tre strutture ossee, rispettivamente le ossa tarsali, le ossa metatarsali e le falangi; rispettivamente le prime sono sette in totale e vanno a comporre il tarso, vale a dire quella zona che si lega a tibia e perone mediante il calcagno e alle ossa metatarsali; quest’ultime invece sono cinque complessivamente e si caratterizzano per la loro lunghezza che si articola nelle falangi, vale a dire le dita del nostro piede.

Una volta individuata la regione specifica in cui la metatarsalgia provoca maggior dolore possiamo dedicarci alle cause che, come avremo modo di vedere, possono essere rappresentate da diverse possibilità a seconda della tipologia. Nello specifico, si è soliti distinguere tra cause biomeccaniche e non biomeccaniche, intendendo con le prime le cause traumatiche e quelle anatomiche, mentre con le seconde quelle di natura principalmente patologica.

Volendo generalizzare cercando di raccogliere tutte le principali cause di metatarsalgia possiamo riportare le seguenti possibilità:

  • Attività fisica molto intensa
  • Deformità acquisita o congenita
  • Sovrappeso e obesità
  • Calzature non adatte
  • Fratture
  • Osteocondrosi o Malattia di Freiberg
  • Diabete
  • Artrite reumatoide

Come si potrà notare da quanto riportato sopra, non è facile individuare il motivo specifico di ogni singolo caso di metatarsalgia perché in alcuni casi il dolore al piede potrebbe esser dovuto ad una disattenzione o un’abitudine scorretta, ma allo stesso tempo potrebbe trovare la ragione del dolore in problemi genetici come può essere il piede curvo, l’alluce valgo o le dita a martello. In particolare, quest’ultime condizioni sono particolarmente tipici e correlati al nostro problema e quindi possono essere interpretati facilmente come potenziali sintomi di metatarsalgia.

Sempre a proposito dei sintomi, va aggiunto che oltre alla sensazione di dolore è possibile che coloro che soffrono di questo problema possano accusare anche formicolio al piede, torpore a livello delle dita ed una sensazione fastidiosa a livello plantare che ricorda la presenza di sassolini nella scarpa. Una volta eseguita la diagnosi completa, si potrà procedere con il percorso terapeutico che naturalmente varierà a seconda delle cause della metatarsalgia. Scopriamone di più nel paragrafo successivo.

Metatarsalgia: rimedi e trattamenti

Il trattamento per la metatarsalgia può essere articolato in due modalità principali, ossia la terapia conservativa e chirurgia. Rientrano nel primo caso, solitamente, tutte quelle condizioni che non presuppongono un problema di natura patologica e che quindi consentono di porre rimedio alla metatarsalgia mediante l’applicazione di interventi mirati e attenzioni particolari ad abitudini scorrette. Andando nello specifico dei trattamenti, ci riferiamo ad esempio al classico riposo che rappresenta uno dei rimedi migliori per il recupero della condizione del nostro piede. Allo stesso modo, in caso di problemi relativi al peso sarà fondamentale seguire una dieta equilibrata, unita da un’attività fisica che non compromette la salute del piede come può essere il nuoto.

Inoltre, spesso è consigliabile elevare l’arto interessato dal problema per ridurre lo stress a suo carico ed alleviare la pressione sul piede; chiudono poi il quadro dei principali trattamenti tutte le misure che prevedono l’assunzione di farmaci antinfiammatori e tutti quei supporti che facilitano e agevolano la deambulazione, come suolette in gel e plantari, soprattutto in caso di piede cavo.

L’intervento chirurgico è invece una delle soluzioni più remote che può essere presa in considerazione in caso di problemi gravi, spesso quando ci si ritrova davanti ad una deformità importante. Diversamente, l’azione preventiva va sempre tenuta a mente per far sì che si anticipi in maniera intelligente e acuta la manifestazione del problema.

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