Morbo di Dupuytren: cause, sintomi e trattamenti

Morbo di Dupuytren

Il morbo di Dupuytren è una patologia particolare che colpisce la mano, sebbene non sia particolarmente conosciuta o diffusa a livello popolare. La sua origine risale addirittura al 1826 quando il Barone Guillaume Dupuytren, un chirurgo francese, riscontrò una particolare anomalia nel palmo della mano andando a delineare i tratti e il quadro clinico di una nuova malattia che così prese il suo nome.

Storia a parte, il morbo di Dupuytren rappresenta oggi una condizione patologica molto fastidiosa e talvolta invalidante, soprattutto tra gli uomini che hanno un’età compresa tra i 50 e i 70 anni; per vederci chiaro allora in questo articolo proveremo a spiegare nel dettaglio cos’è il morbo di Dupuytren e quali sono cause, sintomi e trattamenti.

Morbo di Dupuytren: cos’è e cause

Come anticipato in apertura di questo articolo, il morbo di Dupuytren è una sindrome che colpisce la mano, ma più nello specifico il palmo e le dita. Per render meglio l’idea della natura del problema potrebbe definirsi anche una retrazione o contrattura dal momento che si manifesta con un ispessimento dell’aponeurosi palmare, ossia una porzione sottile di tessuto connettivo e collagene che si trova appena sotto la superficie cutanea all’altezza del palmo. Tale ispessimento provoca la curvatura o la flessione di una o più dita verso il centro della mano, oltre a dare sfogo ad una serie di noduli rigidi che potrebbero fare la loro comparsa sempre a livello del palmo.

Questa particolare condizione, va chiarito, nella maggior parte dei casi non è per nulla dolorosa ma si può facilmente intuire quanto possa complicare le normali funzioni dell’arto, impedendo in taluni casi una presa salda o comoda anche degli oggetti di uso comune.

Passando al tema delle cause del morbo di Dupuytren, abbiamo già detto che da un punto di vista meccanico la ragione del problema risiede nell’ispessimento dell’aponeurosi palmare ma ciò che ci interessa capire in questo caso è perché si verifichi tale fenomeno; a tal proposito, purtroppo oggi non ci sono troppe risposte concrete ed è per questo motivo che l’opinione comune scientifica ritiene che questa malattia abbia carattere ereditario e genetico. Pur non essendoci prove ufficiali a sostegno di questa ipotesi, numerosi casi sembrano confermare una certa continuità tra familiari e più nello specifico il gene coinvolto in questo caso pare essere un cromosoma autosomico.

 Ciò che invece siamo riusciti ad identificare riguarda i fattori che possono incidere o favorire il manifestarsi del morbo di Dupuytren, tra i quali troviamo:

  • Diabete
  • Uso di anticonvulsivanti (solitamente utilizzati da chi soffre di epilessia)
  • Abuso di alcolici
  • Fumo
  • Traumi pregressi alla mano

Al di là della deformazione progressiva cui si potrà assistere, possiamo inoltre menzionare ulteriori sintomi di questa malattia che come abbiamo detto raramente risulta dolorosa ma che, diversamente, può mostrare prurito e indolenzimento. Solitamente poi le dita interessate dalla flessione sono mignolo e anulare ma ovviamente starà sempre ad uno specialista diagnosticare correttamente la natura del problema. Passiamo ora ai possibili trattamenti e rimedi per il morbo di Dupuytren.

Morbo di Dupuytren: trattamenti e rimedi

Nella maggior parte dei casi la risposta più efficace al morbo di Dupuytren sarà l’intervento chirurgico. Al contrario, il trattamento conservativo che solitamente si dimostra efficace per prevenire la chirurgia, in questo caso sarà da perseguire in una fase successiva per riacquistare il controllo pieno della propria mano. Per completezza di informazione va detto che nei casi di minor gravità esiste la possibilità di intervenire tramite radioterapia, impiegando i raggi X sulla parte interessata dalla patologia andando ad indebolire le cellule che provocano l’ispessimento.

Dal punto di vista chirurgico, invece, possiamo identificare diverse modalità di intervento, rispettivamente fasciotomia, dermofascectomia e aponeurectomia; la scelta della tipologia spetterà al medico che valuterà il singolo caso specifico prima di decidere la modalità d’esecuzione, fermo restando che tutte e tre le possibilità custodiscono vantaggi e svantaggi. Come tutti gli interventi anche quello per il morbo di Dupuytren nasconde delle insidie e andrà calibrato anche a seconda dello stadio di gravità del problema.

Ciò che risulterà fondamentale, come anticipato, è la fase post-operatoria basata su un completo percorso fisioterapico che avrà lo scopo di recuperare le funzionalità della mano. In aggiunta, è possibile affidarsi a terapia come ultrasuoni, elettroterapia e massaggi di diverso tipo; solitamente il recupero completo dall’operazione può durare fino a 6 mesi e spesso necessita il supporto di strumenti ad hoc come può essere un tutore.

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