Con il termine periartrite si suole indicare il processo di infiammazione di un’articolazione che si caratterizza per la sua cronicità. Tale infiammazione potrà manifestarsi indistintamente in più zone del corpo ma nel caso della periartrite c’è un’evidente predominanza della forma scapolo-omerale, ossia quella che interessa principalmente la spalla.

La periartrite scapolo-omerale viene anche definita “spalla congelata” ad evidenziare la difficoltà di movimento e l’eccessiva rigidità che questa patologia comporta. Diversi gli elementi e le malattie ad esse associabili, al punto che resta comunque difficile individuarne con precisione le origini. Quel che è certo, invece, è che la periartrite ha tempi di guarigione molto lunghi con una variazione temporale che può spingersi fino ai 3 anni.

Prima di sbilanciarsi troppo con le conclusioni è fondamentale conoscere i sintomi, le cause, i rimedi e tutte le informazioni utili del caso.

Periartrite: cos’è e le cause

Come anticipato nel paragrafo introduttivo, la periartrite è un’infiammazione articolare che può interessare diverse regioni del corpo; essendo la periartrite scapolo omerale quella più frequente, ci concentreremo su quest’ultima partendo dunque da una premessa anatomica.

La spalla, in anatomia umana, è la parte laterale superiore del tronco situata all’incrocio tra clavicola, omero e scapola. Una delle sue cinque articolazioni è per l’appunto quella scapolo omerale e rappresenta la più complessa di tutta l’area della spalla. Al suo interno, tra gli altri elementi vi è la capsula articolare. È proprio quest’ultima a risultare determinante nello sviluppo della periartrite, perché rappresenta l’elemento colpito dall’infiammazione. Il processo infiammatorio trova la sua causa principale proprio nell’istante in cui la capsula sviluppa un tessuto cicatrizzante in risposta all’infiammazione, diventando tuttavia più rigida e spessa. Proprio questa rigidità sarà uno degli effetti principali del dolore alla spalla.

Naturalmente, ogni causa nasconde a sua volta fattori scatenanti che favoriscono lo sviluppo della patologia. Anche la periartrite scapolo omerale non fa eccezione trovando in altre cause elementi come: l’immobilità della spalla forzata per lungo tempo, magari a seguito di un infortunio; problemi alla tiroide, intesi sia come ipotiroidismo che ipertiroidismo passando per il diabete e la mastectomia, naturalmente nei soggetti femminili.

Va detto proprio a tal proposito che la popolazione femminile è quella che sperimenta più frequentemente – circa il 70% dei casi – la periartrite scapolo omerale; inoltre i soggetti più colpiti rientrano tra i 40 e i 60 anni di età. Come riconoscerla allora? Scopriamo i sintomi e come eseguirne la diagnosi per poi arrivare alle cure finora conosciute.

Periartrite: sintomi e diagnosi

Arrivati a questo punto dell’articolo non è più un mistero che il dolore e la rigidità percepita alla spalla siano i sintomi più distintivi della periartrite scapolo-omerale. Tuttavia, è bene andare a definire con precisione di che tipologia di dolore si tratti e soprattutto con che modalità si manifesti nel corso del tempo. Seguendo questa linea, gli esperti sono soliti segmentare il processo infiammatorio in tre diversi periodi, definiti fase di congelamento, fase congelata e fase di scongelamento. Il dolore sarà comunque sordo e localizzato e aumenterà di intensità, per esempio, nelle fasi notturne se ci si poggia sul lato della spalla colpita.

Nella fase di congelamento però, questa tale dolore sarà meno intenso a discapito di maggior rigidità e difficoltà nel muovere la spalla nei movimenti comuni. Questa situazione peggiorerà nella fase di congelamento, col dolore che resterà comunque sullo sfondo ma con la spalla che tenderà ad irrigidirsi in maniera importante limitando praticamente anche le azioni più semplici. Questo periodo potrà durare fino ad un anno e sarà solo nella fase di scongelamento che si assisterà ad un graduale miglioramento. Lo “scongelamento” potrebbe durare fino ai 2 anni addirittura, a sottolineare quanto il recupero dovrà avvenire in maniera progressiva.

Passando alla diagnosi, il medico specialista potrà fare affidamento su radiografia alla spalla, ecografia ai tessuti dell’articolazione sofferente o ad una risonanza magnetica; al termine delle indagini si potrà definire con precisione se si tratti di periartrite scapolo-omerale per poi provvedere con i possibili rimedi.

Periartrite: rimedi e cure

Come descritto poco fa, la periartrite alla spalla vive di tre fasi durante le quali si percepirà un dolore ed una rigidità diversa; per questo motivo l’approccio alle cure andrà verificato a seconda dello stadio della patologia. In generale, le cure e i rimedi più indicati sono quelli non invasivi, essendo che potrebbe darsi che l’infiammazione possa risolversi senza particolari problemi prendendo i giusti accorgimenti. In quest’ottica, gli antinfiammatori FANS e il paracetamolo potrebbero essere un buon aiuto nel percorso riabilitativo. Allo stesso modo, sedute fisioterapiche con esercizi di allungamento e rafforzamento dei muscoli della spalla favoriranno un recupero più celere e spontaneo. Si può poi ipotizzare il trattamento con iniezioni di corticosteroidi ma solamente nelle casistiche che mostrano un’infiammazione molto grave. L’ultima soluzione è invece la chirurgia che naturalmente interverrà solo nei casi più rari e andrà a rimuovere i tessuti dell’articolazione danneggiata.

A supporto della riabilitazione vanno considerati come strumenti complementari alcuni dispositivi come il MyMed Professional che offre una serie importante di programmi specifici per alleviare le sofferenze dovute alle più svariate patologie. Occorrerà selezionare il programma di interesse per agevolare il recupero andando a ridurre l’intensità del dolore.

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