La magnetoterapia è una terapia molto diffusa ed efficace che utilizza campi magnetici per stimolare i processi riparativi dell’organismo.
Viene impiegata per trattare dolori articolari e muscolari, fratture, osteoporosi e altre patologie, ma se si hanno impianti medici è bene prestare attenzione.
Vediamo insieme quando si può usare in sicurezza e quando invece è meglio evitarla.
Quando evitare la magnetoterapia
La magnetoterapia è controindicata in presenza di:
- Pacemaker e defibrillatori impiantabili
- Impianti elettronici attivi (es. pompe per insulina)
- Impianti cocleari
- Gravidanza (per precauzione)
In questi casi i campi magnetici potrebbero interferire con il funzionamento dei dispositivi o avere effetti indesiderati.
Quando la magnetoterapia è sicura
Generalmente la magnetoterapia può essere usata con sicurezza in presenza di:
- Protesi articolari in metallo (anca, ginocchio)
- Placche e viti ortopediche
- Stent coronarici
- Valvole cardiache meccaniche
Questi impianti passivi non subiscono interferenze dai campi magnetici utilizzati nella terapia.
Precauzioni da prendere
Se si hanno impianti medici e si vuole provare la magnetoterapia:
- Informare sempre il medico
- Usare apparecchi certificati e di qualità
- Evitare di posizionare i diffusori direttamente sull’area dell’impianto
- Iniziare con sedute brevi e a bassa intensità
- Interrompere in caso di fastidi o effetti indesiderati
Consulto medico
Prima di iniziare un ciclo di magnetoterapia in presenza di impianti medici è fondamentale consultare il proprio medico curante o lo specialista che ha effettuato l’impianto.
Solo un professionista potrà valutare il vostro caso specifico e darvi indicazioni personalizzate.
In conclusione, la magnetoterapia può essere utilizzata in molti casi anche con impianti medici, ma è necessario prestare attenzione e seguire le indicazioni degli specialisti per evitare rischi.
La vostra salute viene prima di tutto!
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