Borsite: quando gli ultrasuoni possono aiutare davvero

C’è un dolore che arriva piano, a volte quasi in sordina. Un fastidio che inizia come un piccolo gonfiore, una sensazione di “sabbia” nell’articolazione quando ti muovi. Poi, con il tempo, il disagio diventa qualcosa che condiziona i gesti più semplici: alzare un braccio, inginocchiarsi, appoggiarsi a un gomito, salire in macchina.

In molti casi, quella sensazione ha un nome preciso: borsite.

E in molti altri casi ancora, si può risolvere senza farmaci o interventi invasivi, anche da casa, grazie a tecnologie che fino a pochi anni fa erano riservate solo agli studi fisioterapici. Una di queste è la terapia a ultrasuoni, oggi disponibile anche in versione domiciliare con gli apparecchi MyMed®.

Vediamo insieme che cos’è la borsite, perché si sviluppa, come riconoscerla e soprattutto: come puoi prendertene cura in modo semplice, sicuro ed efficace.

Cos'è la borsite? Un piccolo cuscinetto che si infiamma

Nel nostro corpo ci sono delle piccole sacche piene di liquido, chiamate borse sierose, che funzionano come veri e propri cuscinetti: stanno tra ossa, muscoli, tendini e articolazioni, e servono a ridurre l’attrito quando ci muoviamo.

Immagina un cuscino che evita che due superfici sfregando si consumino. Le borse fanno esattamente questo.

Il problema nasce quando una di queste borse si infiamma: il liquido al suo interno aumenta, la parete si irrita, e tutto il meccanismo che dovrebbe proteggere… diventa esso stesso fonte di dolore. Quello è il momento in cui compare la borsite.

Dove può colpire la borsite?

La borsite può colpire praticamente ovunque ci sia una borsa sierosa. Le più comuni sono:

  • Spalla (soprattutto nella zona sotto l’acromion, da cui il nome “subacromiale”)
  • Gomito (borsite olecranica, chiamata anche “gomito dello studente”)
  • Ginocchio (prepatellare o infrapatellare — “ginocchio della casalinga” o “del prete”)
  • Anca (borsite trocanterica)
  • Caviglia e tallone (borsite achillea o retrocalcaneare)
  • Zona ischiatica (borsite ischiatica, da seduta prolungata)

Perché viene la borsite? Cause comuni (anche banali)

La borsite può essere il risultato di:

  • Movimenti ripetitivi (es. lavorare al computer col gomito sempre appoggiato)
  • Colpi o microtraumi (una botta al ginocchio o al gomito, anche non violenta)
  • Sovraccarico muscolare (come succede agli sportivi o a chi lavora molto con le braccia)
  • Posture mantenute a lungo
  • Gotta o artrite, che possono infiammare le borse dall’interno
  • In rari casi, infezioni batteriche, soprattutto se c’è una ferita vicino alla zona

Spesso però non c’è un’unica causa chiara: è una somma di piccoli stress che, nel tempo, accendono il processo infiammatorio.

Come si manifesta? I segnali a cui fare attenzione

I sintomi della borsite possono essere diversi a seconda della zona colpita, ma in generale comprendono:

  • Dolore nella zona interessata, spesso peggiora con il movimento
  • Gonfiore localizzato
  • Rigidità o limitazione del movimento
  • Sensazione di calore o arrossamento (più comune se c’è un’infezione)

Nella borsite della spalla, ad esempio, diventa difficile alzare il braccio o metterlo dietro la schiena. Nella borsite del ginocchio, ci si accorge del gonfiore quando ci si inginocchia o si scende le scale.

Come si cura la borsite? E quando serve davvero il medico

In tanti casi la borsite si può risolvere senza interventi invasivi, e soprattutto senza immobilizzare l’articolazione, cosa che anzi può peggiorare la situazione (soprattutto nella spalla, dove c’è rischio di capsulite adesiva, la cosiddetta “spalla congelata”).

Il primo approccio è sempre conservativo:

  • Riposo attivo: smettere i movimenti dolorosi, ma continuare a muovere la parte in modo dolce
  • Ghiaccio, nei primi giorni, per ridurre gonfiore e infiammazione
  • Antinfiammatori solo se prescritti
  • Esercizi progressivi, guidati da un fisioterapista

In alcuni casi si fanno infiltrazioni di cortisone. Solo raramente, quando c’è un’infezione o la borsite non passa da mesi, si arriva all’intervento chirurgico.

Ultrasuoni MyMed®: trattare la borsite a casa in modo efficace, naturale e sicuro

Qui entra in gioco la tecnologia a ultrasuoni, che non è un lusso riservato alle cliniche, ma una realtà accessibile anche a casa grazie agli apparecchi MyMed®.

La terapia a ultrasuoni funziona così: delle microonde sonore, impercettibili e indolori, penetrano nei tessuti e stimolano il processo di guarigione naturale del corpo.

Gli effetti principali sono:

  • Riduzione dell’infiammazione e del dolore
  • Miglioramento della circolazione locale
  • Stimolo alla rigenerazione dei tessuti
  • Decontrattura della muscolatura attorno all’articolazione

È un trattamento completamente non invasivo, senza farmaci e senza effetti collaterali. Puoi usarlo in pochi minuti al giorno, direttamente sul divano di casa tua, seguendo un protocollo semplice e guidato.

Quando non usare gli ultrasuoni

Gli ultrasuoni MyMed® sono molto sicuri, ma ci sono alcune situazioni in cui è meglio evitare o sentire il parere del medico prima di iniziare:

  • Se sospetti una borsite infetta (febbre, arrossamento intenso, dolore molto acuto)
  • Se hai una protesi articolare nella zona da trattare
  • In caso di gravidanza o patologie oncologiche attive
  • Se ci sono ferite aperte o infezioni cutanee nella zona da trattare

In tutti gli altri casi, soprattutto nelle forme meccaniche o da sovraccarico, la terapia a ultrasuoni è una delle soluzioni più raccomandate dalla fisioterapia moderna.

Il vantaggio di trattarsi a casa, ma con criterio

Uno dei limiti dei trattamenti tradizionali per la borsite è la discontinuità: si va dal fisioterapista due volte a settimana, ma il resto del tempo si aspetta, si convive col dolore, si rinvia il recupero.

Con un dispositivo come MyMed®, invece, puoi intervenire ogni giorno, nel momento migliore per te, mantenendo costante l’effetto terapeutico. Il dolore si riduce prima, il gonfiore si riassorbe più facilmente, e la qualità della vita torna quella di prima più velocemente.

In conclusione: il movimento è salute. Non lasciare che la borsite te lo tolga.

La borsite può sembrare una “piccola” infiammazione, ma chi l’ha provata sa quanto può essere invalidante. La buona notizia è che, con le giuste attenzioni, guarisce nella maggior parte dei casi. E se trattata per tempo, può anche non tornare più.

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