La magnetoterapia è una metodica terapeutica conosciuta principalmente per il trattamento di patologie osteoarticolari e muscolari. Negli ultimi anni, tuttavia, la ricerca scientifica ha iniziato a esplorare le sue potenzialità anche nell’ambito della salute mentale, in particolare come supporto complementare nei disturbi dell’umore.
La depressione è una condizione seria che richiede un approccio terapeutico professionale e multimodale. I trattamenti consolidati includono farmacoterapia, psicoterapia e, nei casi più resistenti, terapie come la stimolazione magnetica transcranica (TMS) o l’elettroconvulsivoterapia (ECT). In questo contesto, la magnetoterapia a bassa frequenza sta emergendo come possibile strumento di supporto integrativo, mai sostitutivo delle terapie convenzionali.
Effetti dei campi magnetici sul sistema nervoso
I campi elettromagnetici pulsati a bassa frequenza (T-PEMF) utilizzati nella magnetoterapia generano campi elettrici molto deboli (circa 0,0004 V/m), significativamente inferiori a quelli utilizzati in altre terapie come la TMS. Questi campi non inducono direttamente l’attivazione neuronale, ma sembrano influenzare sottilmente i processi biochimici cerebrali.
Studi preclinici hanno osservato che i campi magnetici pulsati possono modulare l’attività delle cellule nervose, influenzare la circolazione cerebrale e potenzialmente modificare i livelli di neurotrasmettitori coinvolti nella regolazione dell’umore. Questi effetti potrebbero contribuire a creare un ambiente cerebrale più favorevole nei pazienti con disturbi dell’umore, sempre all’interno di un percorso terapeutico strutturato e supervisionato da professionisti.
Ricerche recenti sulla magnetoterapia nei disturbi dell'umore
Alcuni studi preliminari hanno esplorato l’utilizzo della magnetoterapia a bassa frequenza come trattamento aggiuntivo nei pazienti con depressione resistente alle terapie convenzionali. Uno studio danese ha osservato che, dopo 8 settimane di trattamento quotidiano con T-PEMF in aggiunta alla terapia farmacologica in corso, i pazienti hanno mostrato un miglioramento nei punteggi delle scale di valutazione della depressione.
È importante sottolineare che questi studi sono ancora in fase iniziale e coinvolgono campioni relativamente piccoli. I risultati, sebbene promettenti, necessitano di conferme attraverso ricerche più ampie e rigorose prima di poter trarre conclusioni definitive sull’efficacia della magnetoterapia nei disturbi dell’umore.
Un approccio complementare, MAI sostitutivo
È fondamentale chiarire che la magnetoterapia non deve essere considerata un’alternativa ai trattamenti consolidati per la depressione. I disturbi dell’umore sono condizioni complesse che richiedono un approccio terapeutico professionale e personalizzato.
Per i pazienti con depressione, il primo passo è sempre rivolgersi a uno specialista in salute mentale (psichiatra o psicologo) per una valutazione accurata e l’impostazione di un piano terapeutico adeguato. La magnetoterapia potrebbe essere considerata come un supporto complementare all’interno di questo piano, ma solo dopo discussione con il proprio medico curante.
In caso di peggioramento dei sintomi o pensieri suicidari, è necessario rivolgersi immediatamente al proprio medico o al pronto soccorso.
Sicurezza e considerazioni Importanti
Gli studi finora condotti suggeriscono che la magnetoterapia a bassa frequenza presenta un buon profilo di sicurezza, con effetti collaterali minimi o assenti. Tuttavia, esistono controindicazioni all’uso, tra cui:
- Presenza di pacemaker
- Gravidanza
- Tumori
- Alcune patologie neurologiche
La magnetoterapia nel contesto di un trattamento integrato
La magnetoterapia rappresenta un campo di ricerca interessante nell’ambito della salute mentale, con potenziali applicazioni come supporto complementare nei disturbi dell’umore. I risultati preliminari degli studi suggeriscono possibili benefici, ma la ricerca è ancora in fase di sviluppo.
MyMed® si impegna a fornire informazioni accurate e dispositivi di qualità, promuovendo un utilizzo consapevole e appropriato della magnetoterapia nell’ambito di un approccio integrato alla salute.
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Larsen ER, Licht RW, Nielsen RE, Lolk A, Borck B, Sørensen C, Christensen EM, Bizik G, Ravn J, Martiny K, Vinberg M, Jankuviené O, Jørgensen PB, Videbech P, Bech P. Transcranial pulsed electromagnetic fields for treatment-resistant depression: A multicenter 8-week single-arm cohort study. Eur Psychiatry. 2020 Feb 18;63(1):e18. PMID: 32093804; PMCID: PMC7315871.
Rohan ML, Yamamoto RT, Ravichandran CT, Cayetano KR, Morales OG, Olson DP, Vitaliano G, Paul SM, Cohen BM. Rapid mood-elevating effects of low field magnetic stimulation in depression. Biol Psychiatry. 2014 Aug 1;76(3):186-93. Epub 2013 Nov 12. PMID: 24331545.
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